Piloti e cinetosi: le raccomandazioni per affrontare il problema

piloti e cinetosi

Mal d’aria, mal d’auto e mal di mare: tre tipi di disturbi che in realtà hanno la stessa radice, la cinetosi.

Diversamente da quanto si può immaginare, la cinetosi è un problema ricorrente nelle scuole di volo. Se soffri di questo disturbo, vogliamo dunque subito tranquillizzarti: la cinetosi non preclude la possibilità di diventare un pilota, ma deve essere affrontata subito e in modo professionale.

Il disturbo non ha cause note, ma alcune letture mediche indicano un legame con piccole malformazioni strutturali dell’apparato vestibolare nell’orecchio interno.

La cinetosi può comparire sia in presenza di movimenti ritmici sia a seguito di movimenti irregolari del corpo, come accelerazione e decelerazione. L’esordio della sintomatologia solitamente avviene quando si usa un nuovo mezzo di trasporto per la prima volta o nel caso in cui il movimento sia più intenso e marcato del solito: ad esempio quando ci si trova in nave con mare agitato o su un aereo nel mezzo di turbolenze d’aria.

La cinetosi interessa gli organi dell’equilibrio, ossia i quattro sistemi sensoriali: l’orecchio interno, gli occhi, i muscoli e le articolazioni. Il mantenimento dell’equilibrio è garantito dall’elaborazione dei segnali di questi organi da parte del sistema nervoso centrale. Quando al cervello arriva una percezione del movimento diversa e contrastante, il sistema nervoso va in confusione e così insorge la sensazione di malessere generale con la comparsa dei sintomi della cinetosi.

I sintomi della cinetosi

Chi soffre di cinetosi, probabilmente ne conosce già molto bene i sintomi, ma qui vogliamo comunque riassumerli, perché può capitare che uno studente si accorga di soffrirne in modo evidente proprio durante le sue prime esperienze di volo.

Se invece sei sicuro di non avere problemi di cinetosi, imparare a comprenderne i segni può aiutarti ad intervenire in presenza di qualcuno che soffra di questo problema.

I sintomi della cinetosi più comuni sono:

  • aumento della salivazione e della deglutizione;
  • nausea e fastidio allo stomaco;
  • vomito;
  • sudorazione fredda (diaforesi algida);
  • apatia;
  • sonnolenza;
  • vertigini;
  • emicrania;
  • aumento della frequenza respiratoria;
  • disagio generale.

La sintomatologia può essere improvvisa o aumentare in modo graduale, man mano che il movimento continua, mentre solitamente regredisce al termine del viaggio. In caso di viaggi lunghi, la persona che soffre di cinetosi può anche gradualmente abituarsi allo stato di movimento, così da avvertire meno il disagio. Per questo riconoscere i segni della cinetosi può aiutare chi ne soffre ad intervenire per tempo.

Le raccomandazioni per affrontare la cinetosi

Mentre un passeggero può ricorrere a diversi farmaci da prescrizione e da banco per il trattamento della cinetosi, le regole dell’aviazione non ne consentono l’uso da parte dei membri dell’equipaggio a causa dei loro effetti collaterali, che possono compromettere le capacità di volo del pilota.

Esistono però alcuni accorgimenti che puoi adottare per ridurre al minimo gli effetti della cinetosi sia prima che durante il volo:

  • prima del volo, mangia solo un pasto leggero;
  • non fumare prima;
  • se stai per effettuare un volo di addestramento, informati sulle manovre previste per la lezione, in modo da non essere sorpreso a causa di un cambio di altitudine o di velocità;
  • informa subito il tuo istruttore del problema e parla liberamente delle tue preoccupazioni, per instaurare un rapporto di fiducia e buona comunicazione;
  • rimani concentrato sulle attività di volo mantenendo l’aereo dritto e livellato o in una virata precisa;
  • apri le prese d’aria per mantenere l’ambiente fresco e se necessario allenta gli indumenti;
  • usa l’ossigeno supplementare se lo hai a disposizione;
  • appoggia la testa sul sedile e cerca di evitare movimenti non necessari.

Se sei uno studente pilota, non aver paura di chiedere al tuo istruttore di volo di atterrare, qualora avvertissi un peggioramento dei sintomi. L’importante è mantenere una comunicazione sincera con il docente e fidarsi della sua esperienza.

La cinetosi è un disturbo dei sensi, dunque uno dei modi migliori per combatterla è una maggiore esposizione alle sue cause: come spieghiamo spesso ai nostri allievi, per affrontare il “mal d’aria” è importante volare più spesso!

Occorre iniziare con manovre semplici e una volta a proprio agio, si può aumentare l’intensità con manovre più complesse finché il corpo non si abitua ad accettare il disturbo sensoriale dell’equilibrio come una sensazione normale.