La fotografia aerea con i droni: le professioni che non possono più farne a meno

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Contrariamente a quanto puoi pensare, i droni oggi non sono utilizzati principalmente per le spedizioni, nel mondo militare o nello spionaggio; il loro uso più comune, anche nel settore professionale, è quello applicato alla fotografia aerea.

Non dobbiamo dunque limitarci a pensare a chi si diverte a far volare il suo drone durante le vacanze, perché ci sono molti professionisti che utilizzano gli APR per produrre fotografie e video per il proprio business.

La fotografia aerea: un accenno alla storia

C’è una lunga storia dietro la fotografia aerea, più di un secolo di progresso tecnologico che ha avuto inizio con un semplice scatto di Gaspar Félix Tournachon, più comunemente noto come “Nadar”, che realizzò una serie di foto nel 1858 da una mongolfiera legata a 262 piedi sopra Petit-Bicêtre (ora Petit-Clamart), appena fuori Parigi.

Purtroppo le sue foto originali sono andate perse e per questo dobbiamo “accontentarci” dello scatto di James Wallace Black che fotografò Boston dalla mongolfiera Queen of the Air a 2000 piedi.

Dalla mongolfiera si passò ben presto agli aquiloni: celebre è sicuramente l’immagine di San Francisco dopo il terribile terremoto del 1906, risultato di una foto realizzata dal pioniere della fotografia aerea George Lawrence che utilizzò una fotocamera di grande formato attaccata ad un aquilone e stabilizzata con un supporto creato ad hoc.

La fotografia aerea si aprì ben presto agli usi militari, realizzata grazie a telecamere posizionate sugli aerei, fino a raggiungere vette sempre più alte, grazie ai satelliti. Sono comunque i droni ad aver aperto un orizzonte di possibilità all’uso professionale della fotografia aerea: i velivoli a pilotaggio remoto sono facili da comandare, da trasportare e intuitivi nell’uso.

Per chi sceglie di studiarli in modo approfondito e conseguire infine la licenza per pilotare i droni scopre subito che la fotografia aerea con droni offre opportunità di business davvero uniche e innovative.

Scopriamo quelle professioni che oggi non possono più fare a meno della fotografia aerea con droni.

Archeologia

La fotografia aerea con SAPR (termine più corretto per indicare il Sistema aeromobile di pilotaggio remoto) ha aiutato l’archeologia a scoprire tracce di civiltà passate che altrimenti dalla terra non sarebbe stato possibile neanche immaginare.

Così abbiamo fatto grandi scoperte come i geoglifici delle aree desertiche del Perù e le moderne tecniche di ripresa all’infrarosso ci hanno permesso di trovare facilmente i resti di antiche civiltà sepolte, senza il rischio di fare scavi inutili o dannosi per l’ambiente.

Rilevazione dell’inquinamento, della vegetazione, della fauna e gestione forestale

L’attenzione globale per il futuro della Terra, per la sua evoluzione compromessa dall’inquinamento globale, ha fatto sorgere l’esigenza di trovare metodi efficaci per monitorare la situazione ambientale.

Dall’alto con un drone è possibile monitorare la flora di un fiume, rilevare i rifiuti in mare, seguire gli spostamenti di una specie in estinzione e prevedere gli effetti di un terremoto, di un’esplosione, di una catastrofe ambientale

Mappatura e cartografia

Dal contesto urbano all’agricoltura, i velivoli a pilotaggio remoto sono oggi un valido strumento per i professionisti e le imprese che hanno bisogno di mappare un determinato territorio.

L’uso dei droni nelle attività topografiche oggi permette la realizzazioni di ortofoto molto dettagliate, che supportano il lavoro di urbanisti, architetti, imprese edili e enti istituzionali.

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